•“Io so…“_Omaggio a “Il romanzo delle stragi” di Pier Paolo Pasolini
The multimedia exhibition, which features photos, drawings and videos, opens with a writing performance entitled ” Io so… homage to Pier Paolo Pasolini’s “Il romanzo delle stragi”” in which the artist sitting at a table reads aloud and writes in pencil the entire article by Pasolini later collected in the volume “Scritti corsari”. On this action, first realised in 2019 during an artist residency at the Academia Belgica in Rome with the support of Wallonie-Bruxelles International, Chantal Vey states : “In this performance “Io so”…omaggio a “Il romanzo delle stragi” di Pier Paolo Pasolini, I write out the entire Italian article for about two hours, reading aloud, word for word, concentrating on the writing that advances blindly. His strong, powerful words are traced on a single line or a few, either in graphite pencil or in black or dark red ink. Gestures and jerky reading set the rhythm and guide the handwriting, applying more or less pressure, allowing the various graphic forms to thus compose spontaneously. The lines overlap, the words, one after the other, cover each other, hiding the meaning to become woven lines, stripes of imprints… The writing becomes a trace and the gesture an echo of what Pasolini evoked.”
The exhibition presents works from the photographic cycle “contro-corrente #1, #2 and #3” (2015 – 2018) and the two cycles of works in pencil on paper “Iconographie Pasolinienne” (2019) and “Writing Performances” (2019). The following day, Saturday 14 May at 6pm, also at DoubleRoom, there will be an in-depth meeting with the artist, an artist talk in which Chantal Vey’s art volume “contro-corrente_Sur la route de Pier Paolo Pasolini” (published by éditions Loco, Paris, printed by Norprint, Santo Tirso, French/Italian, 2022), which recounts the French artist’s road trip along the Italian coastline, carried out between 2015 and 2018, retracing in reverse the itinerary of Pasolini’s travel diary ‘La lunga strada di sabbia’, written between June and August 1959, in which the author drives along the Italian coast at the wheel of a Fiat 1100 : from Ventimiglia to Calabria and then, driven by a kind of ‘delicious obsession’, to the southernmost Sicilian municipality, finally driving up the east coast to Trieste and ending at the border of San Bartolomeo di Muggia. The art book was published thanks to the support of the Fédération Wallonie Bruxelles, Jan Michalski Foundation, Château Coquelle, FRAC Grand-Large-Hauts de France and Espace Ecureuil Foundation for Contemporary Art.
Massimo Premuda
Venerdì 13 maggio alle ore 18, presso il DoubleRoom arti visive di Trieste, apre la mostra “Io so…” dell’artista francese Chantal Vey che raccoglie i suoi ultimi lavori ispirati alla vita e all’opera di Pier Paolo Pasolini. La personale, a cura di Massimo Premuda e Massimiliano Schiozzi, è un omaggio a Il romanzo delle stragi di Pasolini, e rientra nella cornice delle celebrazioni dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini e nell’ambito della decima edizione del festival Varcare la frontiera_#100PPP dedicato proprio all’autore di Casarsa della Delizia, organizzato dall’associazione Cizerouno in collaborazione con la Casa dell’Arte di Trieste.
L’esposizione multimediale, che presenta foto, disegni e video, si apre con una writing performance dal titolo “ Io so… omaggio a “Il romanzo delle stragi” di Pier Paolo Pasolini” in cui l’artista seduta al tavolo legge a voce alta e scrive a matita l’intero articolo di Pasolini raccolto in seguito nel volume “Scritti corsari”. Su questa azione, realizzata per la prima volta nel 2019 durante una residenza d’artista all’Academia Belgica di Roma con il supporto di Wallonie-Bruxelles International, Chantal Vey afferma che : “In questa performance “Io so… omaggio a “Il romanzo delle stragi” di Pier Paolo Pasolini”, scrivo l’intero articolo “Il romanzo delle stragi”, pubblicato su Il Corriere della Sera, il 14 novembre 1974, in cui Pasolini denunciò ferocemente la politica italiana dell’epoca. Ha osato dire forte e chiaro : conosco i nomi dei responsabili… Ma non ho prove né indizi… Per circa due ore, leggo il testo ad alta voce, parola per parola, concentrandomi sulla scrittura che procede alla cieca. Le sue parole forti, molto forti, sono tracciate in una o poche linee, in matita di grafite, inchiostro nero o rosso scuro. Il gesto e la lettura a scatti danno ritmo e guida alla scrittura, che è più o meno sostenuta, e le varie forme grafiche si compongono così spontaneamente. Le linee si sovrappongono, le parole, una dopo l’altra, si sovrappongono, nascondono il significato per diventare linee intrecciate… La scrittura diventa una traccia e il gesto un’eco di ciò che Pasolini ha evocato.”
La mostra presenta opere dal ciclo fotografico contro-corrente #1, #2 e #3 (2015 – 2018) e dai due cicli di opere a matita su carta Iconographie Pasolinienne (2019) e Writing Performances (2019). Il giorno seguente, sabato 14 maggio alle 18, sempre al DoubleRoom, ci sarà un incontro di approfondimento con l’artista, un artist talk in cui verrà presentato il volume d’arte “contro-corrente_Sur la route de Pier Paolo Pasolini” di Chantal Vey (edito da éditions Loco, Paris, stampato da Norprint, Santo Tirso, francese/italiano, 2022), che racconta del road trip dell’artista francese lungo le coste italiane, realizzato tra il 2015 e il 2018, ripercorrendo al contrario l’itinerario del diario di viaggio La lunga strada di sabbia di Pasolini, scritto tra il giugno e l’agosto del 1959, in cui l’autore percorre la costa italiana al volante di una Fiat 1100 : da Ventimiglia alla Calabria e poi, spinto da una specie di “ossessione deliziosa”, fino al comune siciliano più meridionale, per risalire infine la costa orientale e arrivare a Trieste e per concludersi al confine di San Bartolomeo di Muggia. Il libro d’arte è stato pubblicato grazie al supporto della Fédération Wallonie Bruxelles, Jan Michalski Foundation, Château Coquelle, FRAC Grand-Large-Hauts de France e Espace Ecureuil Foundation for Contemporary Art.
Massimo Premuda